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【评论】JIANG SHANQING

2010-08-02 13:43:42 来源:艺术家提供作者:
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  In quale direzione sta andando l'arte cinese ?
  Questo è l'interrogativo che ci si pone in occidente e credo non solo in occidente, sul futuro di una situazione artistica che ha in qualche modo scompaginato le certezze sin qui acquisite con la comparsa, degli artisti cinesi contemporanei, sulla scena mondiale.
  Avviata con una rilettura della Pop Art americana, la loro avanzata ha conquistato prepotentemente il mercato internazionale, stabilendo record d'asta sino a prima impensabili , in questo aiutata da alcuni speculatori, cinesi e non, che hanno annusato la possibilità di fare buoni affari con questa novità.
  Oggi, le cose si sono piano piano assestate e, se è vero che alcuni artisti hanno mantenuto le posizioni economiche e di ruolo, sin qui conquistate è anche vero che si guarda al mondo artistico cinese con occhi diversi, più disincantati e quindi, con maggiore attenzione e dando importanza all'opera, prima che al suo valore, come invece era sino a poco tempo fa.
  Ma ce un aspetto dell'arte cinese che non è ancora riuscito a farsi accettare a pieno titolo all'esterno della Cina, ed è la pittura cosi detta tradizionale, quella che utilizza la tecnica dell'inchiostro di china e che, per secoli, è stata la tecnica per antonomasia,  prima della comparsa, tardiva, della pittura ad olio.
  Ed è su questo fronte che si sta, a mio avviso, giocando una partita importante e che riguarda il futuro di molti artisti cinesi.
  Da qui l'impegno che molti di essi stanno profondendo verso la ricerca di un modo di dipingere che tenga conto di questo grande patrimonio, storico artistico, ma che lo tolga anche, di fatto, dal facile ruolo di una pittura che spesso sconfina  nell'illustrazione più che nell'arte vera, più nello sfoggio di una abilità tecnica, piuttosto che in quella della fantasia creativa e in grado quindi di imporsi internazionalmente.
  Su questo fronte, si giocherà molta parte del futuro dell'arte cinese cosi detta, tradizionale,  la quale se non saprà trovare un equilibrio creativo in grado di farla accettare nell'ambito dell'arte contemporanea finirà, inesorabilmente, per essere surclassata dalla prepotenza della pittura ad olio, più congeniale al mondo occidentale e quindi, destinata ad una penetrazione più forte  in un mercato, sempre più globale.
  Ma, per fortuna, esistono artisti che portano avanti con grande capacità una ricerca basata proprio su questi presupposti e che costituiscono a mio avviso, la vera novità e saranno, secondo me, destinati a giocare un ruolo di primo piano nel prossimo futuro, e non solo all'interno dell'arte contemporanea cinese.
  Il loro impegno è quello di salvaguardare un  patrimonio culturale e artistico di grande spessore e di grande importanza storica e traghettare, tutto ciò, verso una modernità di espressione senza la quale non è possibile pensare che possa reggere sul piano del confronto internazionale.
  Tra questi artisti, spicca il lavoro e la ricerca sin qui portata avanti da Jiang Shanqing che, forte di una sua intrinseca abilità tecnica ha trovato una chiave di lettura del tutto personale e che gli ha fatto intraprendere una strada a mio avviso geniale, capace di coniugare appunto, la tradizione con la modernità,  la capacità espressiva dì un modo di dipingere che appassiona molta parte del collezionismo e della critica di tutto il mondo, con la necessità di essere contemporanea, fortemente contemporanea.
  La sua capacità di rendere nuova e vitale, una espressione anticamente consolidata è dovuta alla sua abilità tecnica che, mediata da una fantasia altamente creativa, trova la sua chiave di lettura nella possibilità di una espressione che rasenta l'informale senza per altro cedere, del tutto, alla cancellazione di una derivazione figurativa.
  Una possibilità di racconto e di evocazione molto forte e personale, laddove nei suoi segni e gorghi di colore, si ravvedono forme organiche e infiorescenze che rimandano ad una lettura, di elementi, riconoscibili ancor che, però, non del tutto descrittivi e lasciando, alla fantasia dello spettatore, di completare con la propria mente quelle forme e quei segni, così coinvolgenti.
  Nei suoi lavori più recenti, si evince l'eco, di una sorta di evocazione di buona parte dell'informale europeo e americano, con suggestioni inconsciamente ispirate, al dripping di Pollock o all'irruenza di Kline così come al “tachisme” di artisti estremamente colti e capaci come Wols, Michaud e in parte Aleschinski o Andrè Masson.
  Ma, se queste eco, sono intraviste e sentite da un occhio attento, esso non vuole dire che vi sia da parte sua, una voglia di rilettura, essendo infatti questa la naturale esegesi di un percorso che diparte in maniera naturale, da una sorta di problematica comune e che, attraverso l'uso di una tecnica come quella dell'inchiostro, non può prescindere da risultati che in qualche modo si apparentano alle ricerche stilistiche di questi grandi artisti i quali, come Jiang Shanqing, hanno fatto propri gli stessi   dilemmi compositivi, e solo per via di queste ragioni trovano sviluppato, un percorso comune.
  I lavori più recenti di Jiang Shanqing, hanno così imboccato una strada che lo sta portando verso risultati di grande interesse e di sicure prospettive e con il senso di una espressività fortemente personale e riconoscibile, in grado così di definirne il percorso creativo incanalandolo nell'ambito di una lettura che non  e più solo cinese,  e in grado di confrontarsi con i più grandi artisti internazionali e di avere quindi, a buon diritto, una posizione di primo piano nell'ambito dell'arte occidentale.
  Egli ha già sin qui risolto, una buona parte del dramma che accomuna quasi tutti gli artisti, quello della ricerca di una loro propria identità, di una loro cifra stilistica, in grado di farli rendere riconoscibili ovunque e aprire, ad essi, le strade di una ricerca che possa in qualche modo essere condivisa ad ogni latitudine.
  Ed è proprio qui che il suo lavoro dimostra già di essere maturo,  pronto a spiccare il volo, proprio laddove egli, con i suoi segni e le sue intersecazioni di forme e simboli, riesce ad essere se stesso, diventando, attraverso questi stessi segni a questi stessi grovigli di segni estremamente riconoscibile e quindi inventando, di fatto, la propria cifra stilistica in grado di consegnarlo alla storia dell'arte.
  I suoi lavori, che indubbiamente provengono dalla storia dell'arte cinese, hanno però quel timbro di internazionalità che li rende apolidi e quindi in grado di essere recepiti e sentiti come universali, pur mantenendo, al loro interno, il senso della storia millenaria di un popolo, che tanto ha dato alla cultura del mondo intero e che ancora molto ha da dare, e il lavoro recente di Jiang Shanqing, è la testimonianza di questo assunto e di quanto  ancora ci sia da indagare e scoprire nell'ambito della creatività cinese.
  Il lavoro di Jiang Shanqing, il percorso da egli caparbiamente intrapreso, è un percorso appunto denso di grandi prospettive e i grandi progressi che egli ha compiuto, in questi ultimi anni, e mesi, sono la testimonianza del suo impegno, della sua forte volontà di voler scrivere una pagina importante nell'ambito della storia dell'arte, non solo cinese.
  Egli sarà, in virtù del lavoro sin qui intrapreso, sicuramente uno degli artefici del traghettamento, verso l'occidente, di una maniera di fare arte, tipicamente cinese e legata alla tradizione e sarà e di questo ne sono sicuro, uno dei protagonisti della nuova ondata di artisti cinesi destinati a conquistare il mondo con i loro lavori e a dare, un nuovo impulso alla affermazione della Cina e della sua creatività a livello internazionale.
  La sua capacità di dare un senso all'uso del bianco e nero attraverso l'utilizzo di una serie di grovigli di forme e di intersecazioni di segni, unito alla capacità di utilizzarne, fino in fondo, tutta la gamma cromatica dai neri ai grigi più trasparenti, unita all'uso sapiente della composizione della pagina dipinta e le magistrali spaziature, sottolineate dal biancore del foglio che diventa, esso stesso, colore,  rende estremamente godibili i suoi dipinti e  li rende compiutamente accettabili ad ogni latitudine, in grado quindi di essere recepite come opere d'arte, tout court al di la della loro provenienza. 
  L'opera di Jiang Shanqing è quindi, oggi, attraversata da questo elemento atemporale che l'arte, quella vera, ispira attraverso le forme e i contenuti che, nel tempo, hanno scandito le tappe della storia dell'arte e che hanno creato archetipi ormai diventati universali e quindi, non più collocabili solo geograficamente, se non nel lontano sentire di una realtà cromatica o compositiva in grado di farci comprendere le derivazioni di ognuna di queste opere, ma ben sì , e sopratutto,  nella creazione di stili e simboli che sono universalmente recepiti e quindi contribuiscono alla storia dell'arte continuando, quel lontano percorso che ancora oggi i grandi artisti stanno percorrendo.
  Infatti, come per i volti di Picasso e i segni di Mirò che non hanno piu nulla di spagnolo o le favole surreali di Chagall che non  sono più russe o esattamente come il dripping di Pollock che non è piu solo, americano ma, in virtù della loro forza, tutti questi modi espressivi, diventano simboli della creatività universale e quindi, un patrimonio dell'umanità, così come anche il lavoro di Jiang Shanqing, il quale sta cessando di essere, non solo cinese per entrare, di diritto, nella storia dell'arte universale.
  Il futuro del suo lavoro, già oggi così sapido e maturo andrà, ne sono sicuro, verso quella affermazione internazionale che gli spetta di diritto e che lo farà diventare uno dei protagonisti dell'arte, di tutti i tempi.
  Vincenzo Sanfo

 

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